DE
Cerca
Infotumori Diagnosi tumore, e ora?
ASDAA - Infotumori
  • Home
  • Certificazioni
  • Prevenzione
  • Percorso
  • Guida tumori
  • Terapia
  • Associazioni
  • Domande frequenti
  • Download
  1. Home
  2. Guida tumori
  3. Tumore del seno
  4. Diagnosi tumore

Diagnosi tumore

webpart_content_slider_item 731
webpart_content_slider_item 732
Vorheriges Nächstes

Diagnosi tumore del seno

Il tumore del seno è la patologia maligna più frequente nella donna, raramente questo tumore, può colpire anche gli uomini. La malattia si sviluppa, nella maggior parte dei casi, da diversi stadi di alterazione delle cellule del seno.

  • Le cause
  • La diffusione
  • I sintomi
  • La prevenzione
  • La diagnosi
  • La terapia/il trattamento

Le cause

Il tessuto mammario viene fortemente influenzato sia da fattori interni che esterni. Un ruolo primario in questo si può attribuire all’influenza degli ormoni. Ogni donna si accorge, al più tardi all’inizio della pubertà, come il seno, nel periodo riproduttivo ciclico mensile, sia soggetto ad un continuo cambiamento. Lo sviluppo, la variazione e la regressione delle cellule viene guidata direttamente dall’effetto ormonale e per questo motivo, fattori come l’inizio della pubertà, della menopausa, il numero di gravidanze e il periodo di allattamento possono risultare determinanti. Inoltre svolge un ruolo primario anche la familiarità. Altri possibili fattori da menzionare sono la nutrizione e il peso corporeo.

La diffusione

In Alto Adige, il tumore alla mammella è al primo posto in termini di incidenza e mortalità, prima del tumore della prostata e del colon-retto. Una donna ogni 8-9 si ammala di questa patologia, nel corso della propria vita. L’incidenza maggiore si registra dopo i 50 anni di età. Tuttavia si ammalano con relativa frequenza anche donne più giovani, intorno ai 40 anni e non raramente anche intorno ai 35 anni, in casi estremi anche in età più giovane.
Questa incidenza, soprattutto in età precoce è indice di familiarità. Nel 5 - 10% dei casi si riscontra una predisposizione ereditaria alla malattia; ciò significa la presenza di mutazioni conosciute di geni (soprattutto BRCA1, BRCA2) che possono essere messi in relazione ad una probabilità variabile tra il 50 – 70% di ammalarsi di tumore.

I sintomi

Il tumore al seno non da sintomi precoci; un nodulo palpabile al seno normalmente è il primo segno avvertito dalla donna. Casi in cui, la malattia si presenta con sintomi di altre patologie (dolori alle ossa, problemi ai polmoni o al fegato) sono rare eccezioni. Anche noduli di maggiori dimensioni di norma non provocano disturbi particolari, questi si presentano nel momento in cui la cute sia coinvolta dalla neoplasia.

La prevenzione

Le misure e i provvedimenti più importanti per la prevenzione sono l’autopalpazione mensile dopo i 20 anni, la mammografia di screening dopo i 50 anni così come la mammografia, su propria iniziativa, anche prima dei 50 anni.

La diagnosi

Per compiere una diagnosi di tumore alla mammella occorre sempre effettuare un esame istologico del nodulo, questo avviene mediante ago biopsia. Solo in alcuni casi è necessario asportare il nodulo o il tessuto sospetto con intervento chirurgico. Prima della biopsia vengono effettuate delle indagini diagnostiche, come la mammografia, l’ecografia al seno e in qualche caso la risonanza magnetica. In questo modo vengono controllati attentamente tutti e due i seni e i linfonodi dell’ascella.

La terapia/il trattamento

I principi del trattamento del tumore alla mammella si basano su diverse strategie. I progressi scientifici nella medicina consentono di adottare metodi di intervento poco invasivi, in modo da mantenere l’aspetto fisico esteriore della donna il più integro possibile. L’asportazione completa del seno è ora molto più rara, la sua conservazione è intorno all’80% dei casi.
La prima cosa da stabilire è lo stato e il grado di disseminazione della malattia. Questo avviene tramite una operazione conservativa del seno e la biopsia del linfonodo sentinella. In questa operazione viene asportato il nodulo circondato da tessuto sano e dopo un’adeguata marcatura viene eseguita una biopsia mirata di uno o più linfonodi ascellari in modo da poter escludere la presenza di metastasi.
Il passo successivo consiste nella radioterapia del seno colpito, a volte della parete toracica e in caso di interessamento dei linfonodi, anche della zona ascellare, superiormente e inferiormente alla clavicola.
Il terzo passo nella strategia del trattamento si riferisce alla prevenzione o al trattamento delle metastasi (se presenti) e alla prevenzione di una recidiva locale. Queste terapie, denominate ormonoterapia, chemioterapia e immunoterapia vengono somministrate per via orale, per infusione o attraverso iniezioni sub cutanee o intramuscolari.
La tipologia o la sequenza di questi trattamenti varia in base al tipo di tumore, allo stadio della malattia e alla presenza di cellule tumorali nei diversi organi e vengono stabiliti individualmente per ogni paziente. Per poter programmare queste terapie personalizzate si eseguono una serie di indagini, a più ampio raggio, dei principali organi come i polmoni, il fegato, le ossa oltre alle analisi del sangue. Nei moderni centri di senologia, si procede ad una discussione interdisciplinare di ogni caso nel cosiddetto tumorboard, a cui prendono parte specialisti in radiologia, chirurgia, patologia, radioterapia e oncologia. Nei casi in cui occorre una amputazione totale del seno, viene programmata sin dall’inizio la sua ricostruzione. Tramite le tecniche di chirurgia plastica si può iniziare o finire la ricostruzione del seno già nella stessa seduta di amputazione, in questo modo, tranne qualche raro caso, nessuna paziente è costretta a vivere con un seno solo dopo l’intervento.

Il follow up

Dopo aver concluso il trattamento specifico del tumore, si passa a visite di controllo sistematiche e regolari (follow up). Obbiettivo del controllo è da un lato assistere e alleviare gli effetti concomitanti e collaterali legati alla patologia ma anche ripristinare una integrità fisica e psicosociale e non ultimo, riconoscere tempestivamente eventuali recidive o nuove patologie.

Lo sreening

Lo screening mammografico per la diagnosi precoce del tumore della mammella nella Provincia di Bolzano è parte integrante del Programma di Prevenzione e cura delle malattie neoplastiche (Delibera della Giunta Provinciale 2076/1992). Vengono invitate le donne residenti tra 50 e 69 anni, che non hanno eseguita una mammografia negli ultimi 18 mesi, ne sono mai state sottoposte ad una terapia per un carcinoma della mammella.

  • Avanti →

Tumore del seno

  • Diagnosi tumore
  • Tumorboard
  • Chirurghi dedicati
  • Servizi di sostegno
  • Vivere con la malattia
  • Cure palliative

© 2023 Azienda Sanitaria dell'Alto Adige
P.I.: 00773750211

Realizzazione: Informatica Alto Adige SPA

Cambio lingua: Deutsch

  • Amministrazione trasparente
  • Note legali
  • Privacy
  • Cookie
  • Feedback

Seguici su: Facebook Twitter LinkedIn Xing YouTube